Alla fine del 1800 ed agli inizi del 1900, l'alta e media borghesia milanese, per sottrarsi all'inquinamento atmosferico invernale della città causato dalla combustione dei carboni fossili sia per uso industriale, sia per riscaldamento domestico, e per sfuggire alla canicola estiva, dietro suggerimenti di illustri clinici dell'epoca per l'attenta conservazione della salute pubblica, ritenne utile cercare salubri ed amene condizioni ambientali per soggiorni estivi ed invernali. A tale scopo venne prescelta la zona collinare più solatia del Lago Maggiore, sponda piemontese, soprastante la celebrata località Intra-Pallanza, a quel tempo ben collegata con Milano tramite la Ferrovia Nord e la Navigazione lacuale tra Laveno ed Intra. Per salire in collina fino a Premeno, nel 1927, era necessario noleggiare a Intra la carrozza a cavalli. Da pubblicazioni dell'epoca risulta che già alla fine dell'800 sorsero prestigiose ville con floridi giardini; i primi grandi alberghi a Premeno datano 1873 ed a quel tempo un turismo d'élite poteva raggiungere le residenze solo a dorso di mulo: "gonne svolazzanti e frac su antiche mulattiere " (Comunità Montana Alto Verbano). Per iniziativa dell'ing. Alfredo Pariani pioniere del trasporto su rotaia, venne costituita la società FIP per la costruzione della Ferrovia Intra-Premeno elettrificata, iniziata nel 1919 ed inaugurata nel 1926; l'alimentazione elettrica della ferrovia era garantita dalla centrale idroelettrica di Ramello; già allora si pensava con lungimiranza al contenimento dei consumi: infatti un intelligente metodo consentiva un risparmio del consumo di energia da parte delle vetture in discesa a favore delle vetture in salita; la ferrovia era ad unico binario con scambi di sicurezza al piede dei tratti a maggior pendenza e stazioncine in pietra, delle quali se ne conservano alcune tutt'oggi. Si pensi che il capitale di tutto l'impianto ferroviario e materiale rotabile fu di lire 1.000.000 suddiviso in 1000 azioni da 1000 lire cadauna. L'ing. Pariani costrui in zona 23 ville ed a Bée un campo da tennis adiacente la ferrovia, a monte della Pianezza. Da ricordare che a Premeno il primo campo da tennis in terra venne costruito nel 1895 e il primo torneo inizio il 3 settembre 1896. Lo sviluppo turistico della zona e la moda sportiva del tennis suggerì nel 1935 a benestanti villeggianti milanesi (le famiglie Frova, Dugnani e Clerici) di costruire in Bée 2 campi da tennis in terra per esclusivo uso privato e per amici ed ospiti. La terra veniva reperita dalla cava sita lungo la strada che collega Bée alla frazione di Albagnano: si trattava di terra del colore giallastro e dalla granulometria molto fine che si traduceva in una maggiore velocità della palla rispetto all'attuale terra rossa: l'uso della terra gialla era dovuto al fatto che poteva essere reperita in loco senza oneri importanti di trasporto. Allo stesso tempo altri villeggianti milanesi, persone di rango quali Clerici, Morselli, Cesa-Bianchi, Zucchi, Frova, Rossi, Viganò, Castiglioni Irma, Nava, Castiglioni Giovanni, costruirono adiacente al tennis un campo di bocce indicato come Società Bocciofila. Sia i campi da tennis, sia il campo da bocce, risultavano inseriti in un'unica recinzione con accesso dalla Via Provecchio, verso Roncaccio, utilizzando la costruzione del porticato in muratura appartenente al tennis, che aveva anche la funzione di spogliatoio e doccia (solo acqua fredda!!!). Straordinario è, dalla nascita, il fondo dei campi da tennis, che consentono ancor oggi un drenaggio perfetto anche in presenza di copiose piogge. Un primitivo servizio igienico venne confinato su un lato dei campi da gioco, in assenza di efficace smaltimento fognario. Ovviamente tutte le spese di manutenzione dei campi da gioco e delle attrezzature accessorie venivano ripartite tra i soli soci proprietari, affidandone l'esecuzione a personale locale molto diligente ed altrettanto economico. Durante il periodo bellico 1940-45 non vi sono notizie di attività sui campi in argomento. Dal 1945 al 1949 i campi rimasero di esclusivo utilizzo dei proprietari e dei loro ospiti frequentatori, ma, malgrado ciò, si registrava un utilizzo dei campi assai limitato. Finalmente il 7 aprile 1949, per iniziativa di un gruppo di amici, e precisamente Crivelli, De Agostini, Dugnani, Frova, Gaifami, Nava, Peruzzotti e Tanzi, viene costituita la Società Sportiva TENNIS CLUB BEE, con durata di 6 anni fino al 31/12/1953. Viene nominato Segretario del Tennis Club Bée lo sportivissimo Adriano Tanzi, il quale per i successivi 40 anni ne fu esemplare animatore e sostenitore. Per merito di Adriano Tanzi vennero organizzati incontri tennistici promozionali con la partecipazione anche di giocatori professionisti di prima e seconda categoria nazionale quali Sirola, Pietrangeli, Gardini, Parri, Borgonovo, Alemani ed altri, attraendo l'attenzione di Circoli tennistici della zona (Premeno e Pallanza). Nel 1953 il Tennis Club Bée, per merito del Comitato Organizzatore costituito dalla Sig.na Annamaria Rossi, dal dott. Ilario Borgonovo e dal dott. Giulio Crivelli, organizzò un Torneo Nazionale di Terza Categoria e non classificati, Giudice Arbitro Dr. Sergio Napoletano, Direttore del Torneo Sig. Adriano Tanzi con in palio una Coppa triennale non consecutiva in argento, coppe in peltro e medaglie d'oro. Il Torneo fu giocato fino al 1974 con partecipanti di numerosi Tennis Club provenienti da San Remo, Milano, Manerbio, Gallarate, Monza, Legnano, Varese, Torino, Chatillon, Biella. Naturalmente con il passare degli anni occorreva ampliare la partecipazione alla vita del tennis favorendo l'entrata di nuovi soci per allargare le presenze da un lato e per contribuire a sostenere, dall'altro, le spese gestionali. Villeggianti nella località Bée e dintorni furono tra i primi ad aderire all'iniziativa: ogni nuovo socio, presentato da due soci fondatori, versava una quota d'ingresso una tantum, oltre le quote stagionali, ordinarie e straordinarie deliberate dall'assemblea annuale. Da un elenco dei nuovi soci fino al 1970 ricordiamo: Francioli, Mascheroni, Mallè, Meazza, Strazzulla, Rustioni, Perotta, Mauro, Bonetti, Bedendo, Colombo, Tulipano, Veneri, Mazza, Gotta, Massari, Oggionni. Nel 1965 venne istituito, sempre grazie al vulcanico Adriano Tanzi, un torneo giallo straordinario denominato "TORNEO del CAMPANACCIO" da giocarsi in doppio, uomini, donne e ragazzi, a sorteggio. Il premio per i vincitori è un campanaccio da mucca o capra, possibilmente con collare in legno: la tradizione vuole che i vincitori del torneo con allacciato al collo il campanaccio vengano inseguiti dai finalisti sconfitti che, armati di scopa, "picchiano" i vincitori rincorrendoli per un intero giro dei campi da tennis. Poi, come sempre, tutti i salmi finiscono in gloria: piccoli premi di consolazione ai partecipanti e rinfresco generale. Tra i tanti partecipanti al Torneo del Campanaccio non si può dimenticare il simpaticissimo Don Aurelio Gastaldi, sportivissimo parroco di Esio. Vennero anche organizzati tornei minori per non classificati, sia maschili che femminili e misto, con premi in medaglie d'oro e coppe. Il TC Bée ha partecipato per anni ai Tornei a squadre di Coppa Italia e Veterani con buoni risultati. Nel 1975 la squadra del Tennis Club Bée vinse il Titolo di Campione PIEMONTESE NC (Coppa Italia) battendo in una memorabile finale al Nord Tennis di Torino una fortissima squadra di Asti. Facevano parte di quella formazione i giocatori (in ordine alfabetico): Gianmaria Bedendo, Lorenzo Gardini, Enrico Geroni, Adriano Maffioli, Alberto Mornacchi, Gianluca Rustioni, Giorgio Tulipano e Alessandro Valditara. Nel successivo girone nazionale il TC Bée fu sconfitto dalla squadra di Villa d'Adda, che poi vinse la Coppa Italia Nazionale. Altre gloriose stagioni furoni vissute sui campi del Tennis Bèe: le squadre negli anni successivi spesso si qualificarono per la fase nazionale della Coppa Italia, senza peraltro riuscire mai a vincerla. Altri giocatori si aggiunsero a quelli costituenti il nucleo storico: tra questi ricordiamo l'ex calciatore Bacchetta, Luigi Chiesa e, con particolare affetto, Giuliano Panigatti, recentemente scomparso. Con l'invecchiamento dei giocatori, venne abbandonata la Coppa Italia e ci si concentrò sui tornei per veterani: anche in queste competizioni il Tennis Club Bée primeggiò in Piemonte, qualificandosi sempre al tabellone nazionale. Giocavano in quelle squadre: Alberto Mornacchi, Giorgio Tulipano, con l'imprescindibile ausilio di Sartori, Chiesa e Grinovero. Si ricordano anche i Super Veterani Enrico Bonetti, Marziale Maffizzoni e Maffioli di Mergozzo. Questi successi non si sarebbero potuti ottenere senza il fondamentale contributo di Maestri FIT, che Adriano Tanzi (sempre lui), con lungimirante visione, assoldava ogni stagione estiva: tra questi maestri dobbiamo ricordare con gratitudine Armando Massera, Francesco Tantaro, Claudio Rossi, Claudio Cavalli e Alberto Parri. L'organizzazione di importanti Tornei Nazionali e la partecipazione a competizioni a squadre, che entrambe attiravano numerosissimi giocatori e spettatori, resero necessario l'adeguamento delle struture del Tennis Club Bée alle esigenze di giocatori e pubblico. Pertanto nel 1971 venne progettata la costruzione di nuovi spogliatoi ed il socio Enrico Bonetti presentò in Comune il progetto per una realizzazione in muratura ottenendone il Nulla Osta, ma i costi avrebbero superato la disponibilità economica del T.C.. Rinviando di anno in anno si arrivò al 1976 ed il segretario Adriano Tanzi, a seguito della proposta di un fornitore della sua Ditta, suggerì di optare per un prefabbricato in legno, con realizzazione in tempi più rapidi ed a costi compatibili. Nell'assemblea del 23/05/1977 venne quantificata la spesa della realizzazione nuovi spogliatoi in lire 10.573.000 ripartito su 18 soci (su un totale di 27), che da allora acquisirono il titolo di soci. Questa costruzione, oggi strutturalmente ancora valida e che negli anni è stata migliorata con il rifacimento delle docce e del manto di copertura, risulta però edificata su un'area non pertinente alla proprietà del TC Bée, ma al momento priva di possessore titolato (per successione ai fondatori). Negli anni 70 e 80 la partecipazione di soci e frequentatori esterni faceva ben sperare in un promettente sviluppo delle attività del TC Bée, anche in forza delle continue presenze di esperti istruttori, come prima ricordato, i quali hanno saputo formare molti giovani e non, facendo appassionare giocatori e pubblico, per molti anni successivi. Tra loro ruoli fondamentali per le pluriennali presenze a Bée hanno saputo rivestire Armando Massera, iniziatore negli anni 60 e 70, e l'intramontabile Alberto Parri, la cui pluridecennale presenza è terminata solo qualche anno fa. Negli anni 60 e 70 il Tennis come sport era di gran moda: anche a Pian Nava erano attivi 2 campi costruiti grazie all'interessamento della famiglia Gilardelli, famiglia tra l'altro di grandi giocatori. Anche a Bée la forte affluenza manifestatasi nell'inizio degli anni 70 rendeva difficile soddisfare le richieste di prenotazione dei numerosi soci. Pertanto nel 1975 su proposta del segretario Adriano Tanzi venne costituita la Società "Immobiliare del tennis" per l'acquisto dell'area censita al Foglio 8 - mappale 205 da destinarsi alla costruzione di un terzo campo da gioco di dimensioni ridotte ad uso del maestro di tennis. L'acquisto dell'area fu finanziato grazie alla partecipazione economica di 22 soci. Purtroppo l'iniziativa non ha potuto essere realizzata e nel giugno 1999 la Società venne sciolta ed il terreno conferito al dr. Frova, previo vincolo ed impegno di destinazione a parcheggio automezzi a favore del tennis, inclusa la servitù di attraversamento fognario del nuovo servizio igienico del tennis. Si conservano voluminosi incartamenti delle assemblee ordinarie e straordinarie, che rappresentano una quantità di problematiche di gestione, sempre con il comune denominatore delle spese, che si preferisce omettere per non spegnere l'entusiamo di chi per tanti anni ha creduto e voluto tenere accesa un'attività cosi sana ed utile allo spirito ed al corpo. Poi finalmente, nel 1999, ecco aprirsi la proposta dell'inserimento del nuovo gruppo di appassionati, provenienti da San Martino. Superate le comprensibili riserve iniziali della proprietà, e constatata la correttezza, l'efficienza e la responsabilità delle persone che attivamente gestiscono i rinnovati Campi da Tennis e le strutture di servizio ed in più verificata la passione sportiva ricreativa ed agonistica nel rispetto delle normative FIT ed amministrative, nella coesione delle famiglie che frequentano il circolo, come ai tempi originari del TC Bée, qualche anziano Socio sopravvissuto può congratularsi di aver collaborato alla continuazione di una attività utile e divertente, passandone il testimone!

Agosto 2009, Enrico Bonetti


Lo Storico Torneo del 1975:

 
     
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